Nella cornice di una elegante serata, gli iscritti della Libera Università si sono scambiati gli auguri di Buon Natale, assieme ai soci del Kiwanis Club Trapani-Saturno.
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<_div>L’allocuzione del Presidente A. Tobia -Natale e il Sole invictus-----------
<_div>Nei primi tempi della Chiesa, il Natale di Gesù bambino era festeggiato insieme con la festa dell’Epifania il 6 gennaio. Dal secolo VI le due feste furono separate e si affermò come data della prima il 25 dicembre, che coincideva col giorno nel quale i pagani, iniziati ai misteri del dio Mitra, celebravano la festa del Natale del Sole invictus. Mitra era, infatti, un’antica divinità indo-iraniana, poi identificata con il Sole e con Apollo in Grecia, a partire dal primo secolo a.C. Alla fine del I sec. dopo Cristo, il culto si era diffuso in tutto l’Occidente e nel III secolo divenne religione ufficiale dell’Impero romano. Nel corso del V secolo il culto si avviava ad un inarrestabile tramonto. Tra il mitraismo e il nascente cristianesimo si riconoscevano numerose analogie:1) il tema della luce lo hanno in comune sia il culto di Mitra, dio della luce e della verità, inteso come spirito del bene, sia il culto cristiano che rappresenta simbolicamente la luce, intesa come grazia e come speranza del premio eterno.2) Non è un caso che entrambi i culti coincidano col solstizio d’inverno, quando il sole sembra arrestarsi per dare l’avvio al nuovo corso della conquista della luce.3) Anche nel rituale esistevano alcune concordanze: il sacrificio del toro, sgozzato da Mitra per sottrarlo al male, è richiamato dai cristiani, che fondano il proprio credo sul sacrificio di Cristo, morto e risorto per la salvezza dell’umanità dal peccato; i seguaci di Mitra raffiguravano la vita sotto forma di spighe che nascevano dal sangue versato dal toro; così pure la spiga fa parte dell’iconografia cristiana; Mitra dopo il sacrificio sale al cielo per unirsi col sole, Cristo dopo la sua resurrezione siede alla destra del Padre; i fedeli del mitraismo credevano nell’immortalità dell’anima e nell’esplosione finale dell’universo, così pure dell’apocalisse finale tratta San Giovanni. Il rituale mitreo si svolgeva nelle grotte, come usavano i primi cristiani, che si riunivano nelle catacombe. I seguaci mitrei e successivamente i fedeli di Cristo consumavano pane e vino nei loro banchetti sacri;questi stessi sono gli elementi che costituiscono l’eucarestia. Infine, entrambe le religioni erano culti iniziatici, legati all’idea della purificazione, della salvezza, dell’immortalità.Non è difficile pensare che il mitraismo , quando non fu più sostenuto dal potere imperiale, finì con l’essere assorbito dal Cristianesimo che con San Paolo e i primi padri della chiesa si era dato un poderoso fondamento filosofico-teologico, accettato e difeso dall’imperatore Costantino (274-337), che pure aveva professato per tanti anni il culto del Sole invitto. L’ecumenismo cristiano ha fatto in modo che la celebrazione della nascita di Cristo superi ogni muro divisorio tra i popoli, vada oltre gli steccati delle singole religioni, per rivelarsi luce di speranza, di amore e di carità fraterna. Il Natale crea ponti e abbatte steccati.-Antonino Tobia--------------------------------------------------------------------------------------------
<_div>Nel corso della serata il dott. Franco Di Genova ha cantato l’Ave Maria di Schubert
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