Libera Università Tito Marrone > Relazioni svolte > Una collana di perle lunga sette metri

 

<_div>      Leonardo A. Greco ha illustrato la storia della famiglia Florio ancora oggi presente nel tessuto sociale italiano nei monumenti, nelle realizzazioni architettoniche, nei prodotti industriali innovativi come il vino Marsala o il tonno sott’olio.  <_div>Si riassume, qui di seguito, la sua relazione

   

'Quella dei Florio è stata una grande famiglia siciliana di imprenditori che, per oltre centocinquanta anni, ha creato lavoro e benessere, dominando l’economia italiana. Originaria della Calabria, dopo il terribile terremoto del 1783, la famiglia si era trasferita a Palermo dove aveva avviato un commercio di prodotti coloniali e di chinino. Titolare del negozio, sito in via dei Materazzai, era Paolo Florio. Alla morte di questi, il figlio Vincenzo diventa uno dei più celebri capitani d’industria dell’800, commerciando di tutto: stoffe, spezie, rame , tabacco, vino Marsala, cognac, cotone; investe inoltre nel settore dei trasporti varando veloci navi per i collegamenti con l’Europa e anche con l’America. Il suo patrimonio ammonta a più di venti milioni di ducati. I Florio si muovono in tutti i settori dell’economia siciliana: 

 - polvere di china - vino  Marsala - tonnare - commercio del grano - miniere di zolfo - navigazione a vapore (41 navi) - assicurazioni - industria metallurgica - Industria chimica - produzione porcellane - banche - alberghi - editoria

     Alla morte di Vincenzo, la guida degli affari passa al figlio Ignazio che incrementa ulteriormente il patrimonio e poi al nipote, Ignazio junior. Quest’ultimo purtroppo, si trova ad operare in un clima politico non favorevole agli imprenditori del Sud. Ciononostante, Ignazio j. intraprende a Palermo la costruzione dei cantieri navali, ancora oggi esistenti, e acquista pure miniere di zolfo a Caltanissetta.

  Nel 1889 sposa l’affascinate Franca Jacona della Motta dei baroni di San Giuliano. Donna Franca, con il suo stile, la sua cultura e il suo carattere carismatico si impone nella società internazionale del tempo, divenendo di fatto, la regina di Palermo. Principi di tutta Europa, uomini illustri, letterati ed artisti sono suoi ospiti; ha come amici Gabriele D’Annunzio, Leoncavallo, il tenore Caruso, lo Zar di Russia e il re d’Italia. Franca Florio, durante la Belle époque è l’imperatrice della capitale siciliana ed entra nella leggenda per la sua bellezza, la sua eleganza, il suo stile. Tutti la amano e lei ricambia l’amore che riceve. Bella, saggia, intelligente, stimata da tutti è polo di attrazione di tutti i salotti Il Kaiser Guglielmo II la chiama 'La stella d’Italia' e Gabriele D’Annunzio 'l’Unica' Il marito è un incallito donnaiolo che si fa perdonare le sue scappatelle con preziosi regali e la moglie Franca, molto innamorata, dopo ogni tradimento, lo perdona soffrendo in silenzio. In questo modo nasce la favolosa raccolta di gioielli di Franca, di grandissimo valore e di straordinaria bellezza. Il regalo più prezioso è una collana di perle lunga sette metri, imponente, composta da 365 grosse perle. Questa incredibile collana, oggi, si può ammirare nel ritratto di Boldini, acquistato dall’attuale proprietario di Villa Igiea per 900.000 euro ed esposto nella sala da pranzo dell’albergo. 

     I Florio, nell’arco della loro storia dimostrano sempre integrità morale, precisione, puntualità, abilità commerciale; sono stimati, riveriti e ben voluti dal popolo. Si preoccupano che i lavoratori abbiano moderni servizi, si prodigano per l’assistenza alle famiglie, donando persino il corredo per il matrimonio delle loro figlie e fondano pure un Istituto assistenziale per ciechi. Anche Franca si occupa di beneficenza; un vecchio operaio racconta: 'Quando i Florio venivano a Favignana, era una gran festa'   Spendendosi per le classi più svantaggiate, dando lavoro e sicurezza, sono venerati dagli operai. In occasione del terremoto del 1908, la loro generosità e solidarietà li fanno accorrere in aiuto degli abitanti di Messina.

Anni venti - il drammatico epilogo 

 Per cause complesse comincia il declino della famiglia; la politica non è estranea a tale declino. Infatti la fine fu dovuta all’aggressione degli avversari politici e alla pressione dei grandi gruppi industriali del Nord. Altra probabile causa fu la dispersione in senso orizzontale e sincronico dei capitali e il carattere polivalente e non specializzato delle varie iniziative industriali. La trasformazione dell’economia siciliana resta monca e impossibilitata a competere con il Nord: la Sicilia restò povera e senza infrastrutture. I Florio si vedono privati di tutti i loro beni. Donna Franca vende all’asta i suoi favolosi gioielli con dignità e in modo ammirabile, per salvaguardare il buon nome della famiglia.

     Franca Florio, la figura di maggior rilievo della 'Belle époque' italiana , che con la sua eleganza e il suo stile ha segnato un’epoca, scompare a 77 anni nel 1950. Non ebbe mai rimpianti per lo splendore della sua vita passata, ormai tramontata per sempre.