Un confronto tra l'antica medicina e quella moderna è stato il punto focale della relazione della dott.ssa Iris Bonanno Conti, primario emerito di neonatologia
Relatore: Dott.ssa Iris Bonanno Conti
Nell’antica Grecia, la medicina ha avuto un percorso affascinante e significativo. Partendo dall’attività di Ippocrate, la medicina iniziò a cercare spiegazioni razionali per le malattie. Osservando i sintomi, si formulavano diagnosi e si applicava la terapia più adatta. I medici itineranti circolavano per la Grecia arcaica, e uno di loro, Democede di Crotone, visse nel VI secolo a.C. e trascorse gli ultimi anni della sua vita presso la corte del re persiano Dario I. Curare le ferite di guerra accelerò lo sviluppo della medicina.
Tuttavia, la figura che ha segnato la medicina greca è quella di Ippocrate. Visse tra il 440 e il 360 a.C. e fondò una scuola sull’isola di Kos. A lui è attribuita la Teoria umorale, secondo cui il corpo umano è composto da quattro elementi: bile nera, bile gialla, sangue e flegma. Ciascun umore si relaziona con un elemento (terra, fuoco, aria e acqua) e con una qualità atmosferica. L’eccesso o la mancanza di uno di questi elementi determinava lo stato di salute del malato. Questa teoria è contenuta nei primi trattati ippocratici, che costituirono la base per il Corpus ippocratico, una collezione di quasi settanta testi medici che coprivano vari aspetti della cura, dall’anatomia alla chirurgia.
L’attenzione all’osservazione minuziosa dei malati, all’alimentazione e alla nutrizione era fondamentale. La medicina preventiva e l’evoluzione del processo della malattia erano temi centrali. Inoltre, l’Ippocrate è famoso per il suo Giuramento, che coloro che entravano nella sua scuola dovevano prestare. Questo giuramento sottolineava l’importanza dell’etica e della responsabilità del medico.
Nella medicina moderna, la figura del medico è più focalizzata sulla professione. La medicina non è più vista come qualcosa di divino, ma ha un’origine naturale. Nel corso dei secoli, la medicina ha continuato a evolversi, sviluppando discipline come la citologia, la fisiologia, la microbiologia e l’immunologia. L’attenzione all’osservazione e alla ricerca scientifica è rimasta fondamentale, ma ora abbiamo strumenti e conoscenze più avanzate per affrontare le sfide mediche.
Inserito il 27 Febbraio 2024 nella categoria Relazioni svolte
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