Un inedito modello interpretativo del fenomeno mafioso è stato presentato dal prof. G. Carlo Marino dell'Università di Palermo, che ha spiegato come e con quali conseguenze, la mafia sia diventata un fenomeno della stessa globalizzazione capitalistica
Il prof. Giuseppe Carlo Marino, autore del libro globalmafia, ha esposto la natura reale del fenomeno mafioso.
Si continua a dire e a scrivere che la mafia è un fenomeno di 'criminalità organizzata', senza coglierne la vera natura che è quella di un sofisticato e permeante sistema di potere illegale, così intrecciato con quello legale da ottenerne di fatto un’ufficiosa legittimazione.
Il prof. Marino così spiega:
"Trovo, adesso, ancor più disperante che, anche a sinistra, non si colgano appieno (nella loro portata 'strutturale') i rapporti organici che intercorrono tra la proliferazione delle mafie nel mondo e i processi di globalizzazione dell’economia capitalistica.[1]
In aggiunta, avverto come disperante il fatto che si insista, sempre anche a sinistra, nel proporre l’azione antimafia in termini di difesa di un’astratta e ambigua 'legalità', a fronte di una mafia che, nelle sue più varie forme, viene spesso di fatto 'legalizzata', mentre è vero, piuttosto, che non esiste una qualsiasi legalità che sia degna di essere tutelata e difesa se non coincide con la giustizia sociale. (Che cosa significa, mi chiedo e chiedo, la lotta per la 'legalità' in Stati come il Messico, la Colombia, la Russia e oggi forse anche l’Italia se non un sostanziale avallo della sostanziale mafiosità dei loro rispettivi sistemi di potere?).
Un ulteriore motivo di disperazione (quasi un compendio degli altri già dichiarati sopra) è, per me, il sentir dire a destra e a manca che combattere la mafia sarebbe un compito da realizzarsi al di sopra delle contrapposizioni politiche tra 'destra' e 'sinistra', ovvero al segno di uno spirito legalitario al di sopra delle parti, al di là di ogni possibile conflitto sociale tra gli 'onesti' di ogni partito, con un impegno volenterosamente bipartisan: tanto ecumenismo potrebbe proporsi per la lotta alla mafia nella sua espressione militare di 'criminalità organizzata', ma sarebbe possibile, e avrebbe un senso, per combattere la mafia nella sua vera natura di fenomeno di potere? Come dar credito di antimafia in Russia all’azione contro la criminalità organizzata di Putin e, in Italia, a quella di Berlusconi?
D’altra parte, riflettendo sulle fonti della mia 'disperazione' ho trovato la strada per esorcizzarne le conseguenze che sarebbero state quelle, assai sterili, di un indignato e solitario silenzio. La strada, appunto, di scrivere un nuovo libro. Non per ripetere cose da me e da altri già scritte, ma per disegnare un inedito MODELLO INTERPRETATIVO UNITARIO DEL FENOMENO MAFIOSO, idoneo a spiegare come e con quali conseguenze si sia sviluppato il passaggio dalla siciliana Cosa Nostra alle altre mafie che oggi prosperano in tutta Italia e nel mondo; e come e perché la mafia sia diventata un fenomeno organico della stessa globalizzazione capitalistica."
Alla fine della sua conferenza il prof. Marino è stato a lungo applaudito.
Inserito il 16 Dicembre 2011 nella categoria Relazioni svolte
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