La prof.ssa Mattia Badalucco ha illustrato la figura del grande letterato trapanese, soffermandosi, in particolar modo, sulle sue pičces teatrali
Relatore: Prof.ssa Mattia Badalucco
Tito Marrone è nato nel 1882 a Trapani ove ha compiuto gli studi presso il Liceo Classico 'Leonardo Ximenes'. A seguito di sfavorevoli circostanze ha lasciato la sua città natale per trasferirsi a Roma. Dopo la laurea si è dedicato all’insegnamento della lingua francese in un liceo romano. Nella capitale ha frequentato gli ambienti letterari e suoi amici sono stati i letterati dell’epoca. Tito Marrone fondò la corrente poetica del primo Novecento che va sotto il nome di crepuscolarismo.
Questo movimento letterario ha dunque avuto un’origine siciliana.
Maurizio Vento così ha scritto:
"Il primo ad avere avuto l’idea di reintrodurre dopo duemila anni sulle scene nazionali le tragedie del teatro greco, in versione poetica italiana, è stato Tito Marrone (Trapani 1882-Roma 1967) che all’inizio del XX secolo in collaborazione con Antonio Cippico (Zara 1877-Roma 1935) fu autore della versione lirica dell’Orestiade di Eschilo, facendola rappresentare nell’aprile del 1906 all’«Argentina» di Roma dalla Compagnia Drammatica diretta da Edoardo Boutet, con prestigiosi attori quali Ferruccio Garavaglia, Giacinta Pezzana, Evelina Paoli, Vittorio Pieri.
Poi, sull’onda del conquistato e crescente consenso, Marrone ne curò le repliche all’«Olimpico» di Vicenza, a Trieste, a Mantova, a Verona, a Bologna e in altri centri della penisola."
Inserito il 04 Aprile 2014 nella categoria Relazioni svolte
social bookmarking