La Poesia Visiva degli anni Sessanta, si presentò come una modalità alternativa di interpretazione e comunicazione artistica. Ha relazionato su tale tema la prof.ssa Esmeralda Cernigliaro
Relatore: Prof.ssa Esmeralda Cernigliaro
Poesia visiva è una provocazione in quanto visiva è qualsiasi poesia che non sia trasmessa oralmente, ma su un supporto scrittorio che ne conservi traccia.
Ma non è provocatoria tale etichetta se con l’aggettivo visiva si intende rimarcare il suo farsi disegno e arte, tramite un potenziamento, un’alterazione e una destrutturazione del sistema trascrittivi tradizionale, monotono e prevedibile, spesso schiacciato e annullato dalla sua massificazione.
Il segno non è mai indifferente, ma è l’indifferenza di chi lo osserva che lo rende tale.La poesia visiva, esaltando il significante e spostando il significato in un altrove immaginario o nella dimensione filosofica dell’interrogativo sulla necessità o inutilità del prodotto culturale, si pone alla nostra attenzione come esperienza degna di interesse e complice condivisione. Esmeralda Cernigliaro
Inserito il 30 Aprile 2013 nella categoria Relazioni svolte
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