La libera Università, con la competente guida della dott.ssa Scandariato, ha visitato la pregevole mostra organizzata dal Museo Regionale A. Pepoli, sull'eminente senatore trapanese
Nunzio Nasi fu dal 1883 più volte consigliere comunale di Trapani, poi deputato alla Camera dal 1886 al 1926, rieletto anche negli anni in cui era interdetto dai pubblici uffici. Fu Presidente della provincia di Trapani. Fu segretario dell’Ufficio di presidenza della Camera dal febbraio 1894 al 1895. Nel 1897 divenne libero docente di filosofia del diritto prima all’Università di Palermo e poi a quella di Roma.
Occupò gli incarichi di ministro delle Poste nel gabinetto Pelloux (1898-1899) e di ministro della pubblica istruzione nel ministero Zanardelli (1901-1903): in questo ruolo fece attuare nel 1901 la riforma che abolì l’esame di fine anno. Maestro venerabile della loggia massonica Roma nel 1900.
Avversario di Giovanni Giolitti, nel 1904 fu accusato di peculato nell’esercizio delle sue funzioni ministeriali: rispetto alle pesanti accuse di malversazione, l’accertamento finale di responsabilità penale si sarebbe limitato a dichiarare la sottrazione illegale di materiale di cancelleria. Nel maggio 1904, la magistratura ottenne dalla Camera l’autorizzazione all’arresto di Nasi, che, fuggì in Francia e a Londra. Fu anche espulso da tutte le logge massoniche.
Rientrato nel 1907 fu condannato dal Senato, costituitosi in Alta corte, a 11 mesi di reclusione, più quattro anni e due mesi di interdizione dai pubblici uffici nel febbraio 1908 e nel marzo di quell’anno decadde da parlamentare cui era stato rieletto il 23 giugno 1907, dopo che in precedenza quattro successive elezioni erano state annullate.
<_div class="thumb tright" style="clear: right; float: right; width: auto; margin: 0.5em 0px 1.3em 1.4em; color: rgb(32, 33, 34); font-family: sans-serif; font-size: 14px;"> <_div class="thumbinner" style="min-width: 100px; padding: 3px; text-align: center; overflow: hidden; border: 1px solid rgb(200, 204, 209); background-color: rgb(248, 249, 250); font-size: 13.16px; width: 222px;"> <_div class="thumbcaption" style="text-align: left; line-height: 1.4em; padding: 3px; border: 0px; font-size: 12.3704px;"> <_div class="magnify" style="float: right; margin-left: 3px; margin-right: 0px;"> Villa NasiCiò nonostante i suoi elettori, ritenendolo ingiustamente perseguitato, continuarono a eleggerlo alla Camera nel collegio di Trapani, sempre annullate dalla giunta delle elezioni della Camera, e gli donarono la caratteristica "Casina Nasi".
Fu reintegrato all’università di Roma nel 1912 e tornò alla Camera nel 1913, eletto sia a Trapani che a Palermo, e rieletto nel 1919 e nel 1921, quando aderì alla Democrazia sociale. Nella seduta della Camera del 16 Novembre 1922, in occasione della discussione sulla fiducia al Governo Mussolini dopo la marcia su Roma, tenne un acuto discorso, prefigurando la natura antidemocratica e totalitaria del Fascismo. Aderì all’Aventino, e nel 1926 venne dichiarato decaduto dal regime fascista, insieme agli altri deputati antifascisti.
Inserito il 23 Aprile 2022 nella categoria Relazioni svolte
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