La libera università ha commemorato lo sbarco di Garibaldi e dei suoi Mille in Sicilia.
Con una cerimonia semplice ma profondamente sentita, la Libera Università "Tito Marrone" di Trapani ha celebrato il 150° anniversario dell'epico sbarco di Garibaldi in Sicilia, offrendo così e realizzando l'unica manifestazione garibaldina svoltasi nella nostra Città.
Nella mattinata del giorno 11 u.s. il Consiglio Direttivo dell’Università, rappresentato dal suo Presidente prof. Antonino Tobia, dall’avv. Leonardo Poma, dal prof. Leonardo Greco, dal dott. Vincenzo Vitrano e dall’ins. Virginio Amodeo ha proceduto alla deposizione di una corona d’alloro sul piedistallo della statua dell’Eroe dei due mondi di Piazza Marina.
Numeroso il pubblico che ha partecipato alla cerimonia: scolaresche, mutilati e invalidi di guerra rappresentati nell'A.N.M.I.G. Sezione di Trapani dal Presidente Cav. Margherita Catalano e dal V. Presidente avv. Leonardo Poma. Presenti anche le forze dell'ordine, autorità istituzionali e semplici cittadini.
Nella sua allocuzione, il Prof. Tobia, dopo il rituale saluto, ha ricordato come fu il grande Dante Alighieri, sommo padre della nostra letteratura, a preconizzare, tanti secoli fa, un'Italia unita in contrapposizione a quella serva Italia, di dolore ostello dei suoi tempi...e sull'onda della memoria e dei ricordi ha poi continuato con altre dotte citazioni letterarie e storiche.
Il prof. Greco ha successivamente ricordato la genesi del coinvolgente "Inno di Garibaldi", leggendone anche la prima strofa.
Il testo del famoso inno patriottico fu, scritto, per richiesta dello stesso Garibaldi, dal poeta risorgimentale Luigi Mercantini (1821 – 72), noto anche per La spigolatrice di Sapri, rievocazione della sfortunata spedizione mazziniana di Carlo Pisacane. L’inno, poi musicato da Alessio Olivieri, fu eseguito per la prima volta il 31 dicembre 1858 alla presenza di Garibaldi e di Nino Bixio.
Sono noti i versi iniziali:
Si scopron le tombe, si levano i morti
i martiri nostri son tutti risorti!
Le spade nel pugno, gli allori alle chiome,
la fiamma ed il nome d'Italia nel cor:
corriamo, corriamo! Sù, giovani schiere,
sù al vento per tutto le nostre bandiere
Sù tutti col ferro, sù tutti col foco,
sù tutti col nome d'Italia nel cor!...
L’avv. Poma, nel susseguente intervento, si è rivolto ai numerosi giovani studenti, vera speranza e futuro della nostra nazione. Ad essi Poma ha rivolto l'accorato appello di non dimenticare e di ricordare quanto i padri e i nonni hanno loro raccontato e di tramandare a loro volta il sacrificio compiuto dai tanti italiani che hanno fatto l'Italia ed anche di tutti coloro che in seguito si sono immolati per difenderne i sacri confini. Un popolo che ha memoria - come disse Mazzini - è sempre destinato al risorgimento, specie in un momento come quello attuale così privo di valori.
Ha poi portato i saluti del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale l'Assessore Mario Randazzo, che si è vivamente congratulato con la Libera Università Tito Marrone e con i suoi dirigenti per avere organizzato la celebrazione che, al di là di ogni retorica, è momento di riflessione, partecipazione, commozione e memoria.
Così anche Trapani ha dato il dovuto tributo all'Eroe dei due mondi le cui sembianze scolpite nel marmo sembrano davvero rivolgere lo sguardo austero e pensoso verso quello che fu il mare nostrum, teatro di imperitura civiltà.
Ha chiuso la cerimonia un lungo applauso e un corale "viva l'Italia, viva Garibaldi"!
Inserito il 23 Agosto 2010 nella categoria Relazioni svolte
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