Prolusione del Presidente Prof. Antonino Tobia
Gentili signore, signori e autorità presenti, grazie di aver accolto il nostro invito per l’inaugurazione dell’anno accademico 2010-2011. Un segno di particolare gratitudine va indirizzato al prof. Erasmo Miceli, preside dell’Istituto che ci ospita e col quale continueremo a collaborare anche sotto il profilo didattico e culturale.
La nave ammiraglia della Libera Università 'Tito Marrone', dopo mesi di navigazione non sempre col vento favorevole, è riuscita a raggiungere il porto e a condurre a termine il programma di attività quale si era proposto.
Un meritato plauso va rivolto all’abile, vigile, puntuale azione di ciascun componente del consiglio direttivo, che fin dal primo anno di attività ha riscosso l’apprezzamento e la simpatia umana di un pubblico sempre più vasto e sempre più esigente.
Il nostro primo obiettivo continua ad essere quello di sollecitare il libero dibattito sulle tesi di varia umanità presenti nel programma, di indurre la mente a riflettere, a pensare, a dubitare, a far proprio di volta in volta un pizzico di sapere in più, che vuol dire un momento di saggezza e di maggiore libertà intellettuale. Sii saggio, amplia i tuoi orizzonti culturali se vuoi essere libero. È l’insegnamento del più moderno dei filosofi antichi in ambito morale, Anneo Seneca.
Il tema che abbiamo scelto quest’anno come contenuto della lectio magistralis, riguarda la storia di tutti noi, di quanti vogliono comprendere fino in fondo che cosa significhi il nostro essere e sentirci italiani oggi, e riflettere senza retorica ma anche sine ira su quale sia stato il prezzo dell’unificazione, quali strumenti oltre alle armi l’abbiano favorito, attraverso quali canali il nostro senso di appartenenza e d’identità sia cresciuto, si sia sviluppato, abbia ampliato i suoi stessi confini, sì da farci guardare all’Europa come alla nuova grande patria e agli altri popoli del pianeta come al nostro prossimo naturale. Questo è l’argomento focus che al di là di ogni forma di mitopoiesi, al di sopra di partigiani revisionismi storici, oltre ogni umorale faziosità dovrà indurci, con i dovuti approfondimenti storico-filologici, a guardarci allo specchio per valutare quanti passi avanti l’Italia unita, dopo essere stata una mera espressione geografica, abbia fatto in campo economico, sociale, culturale, superando diversi momenti di crisi violente e fors’anche di efficacia catartica. Si pensi alla prima guerra civile tra piemontesi e meridionali all’indomani della colonizzazione del regno sabaudo delle regioni del ex regno borbonico, alla prima Guerra Mondiale, per gli Italiani Quarta Guerra d’Indipendenza, al ventennio fascista, che soffocò l’iter costituzionale liberale intrapreso dal Giolitti, alla seconda guerra civile negli anni della Resistenza, e finalmente al Risorgimento repubblicano, seguito alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che realizzava il sogno mazziniano di una nazione libera, laica, democratica.
E per iniziare questo percorso di studio sul nostro passato e inaugurare al nostro Paese nuovi fasti che vedano protagonisti le giovani generazioni non potevamo scegliere un oratore più adatto e per i suoi legami di sangue col passato e per la sua capacità di saper guardare al futuro: Annita, Costance, Beatrice Garibaldi.
Annita è nata il 25 maggio 1942 a Neuilly sur Seine, unica figlia di Sante e Beatrice Garibaldi. Laureata in Scienze politiche e Diritto pubblico a Bordeaux, ha insegnato Diritto costituzionale e Scienze politiche nella stessa università fino al 1985. Ha proseguito poi il suo magistero a Siena e alla Luiss di Roma, nelle cattedre di Diritto costituzionale comparato e Storia dell’Integrazione Europea. Nell’ambito dell’U. E. svolge da anni compiti di responsabilità, vicina ai partiti di area progressista, impegnata nella difesa della parità della donna. Nel 2006 è eletta segretario generale del Consiglio Italiano del Movimento Europeo. Tra le pubblicazioni ricordiamo: I Garibaldi dopo Garibaldi; Garibaldi, Orizzonti mediterranei. Dal 2007 fa parte del Comitato nazionale italiano per il bicentenario della nascita di G. Garibaldi e collabora con il Comitato per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Trapani, 23 Ottobre 2010 Il Presidente
prof. Antonino Tobia
Inserito il 28 Ottobre 2010 nella categoria Relazioni svolte
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