Alla presenza del Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e di un foltissimo pubblico, la Libera Università ha dato avvio al suo XII anno di attività. Ha arricchito l'incontro il maestro Elio De Grandi, in arte Mago Alexander
Relatore: Mago Elio Alexander
Prolusione del Presidente. La Libera Università 'T. Marrone' intraprende il cammino del suo dodicesimo anno di corso. In questi anni sono stati affrontati moduli culturali di varia umanità, con l’intervento di numerosi docenti ed esperti delle singole branche del sapere. L’obiettivo principale del nostro istituto è stato sempre rispettato nel porre in primo piano l’ampliamento degli orizzonti culturali.I latini intendevano la cultura nel suo duplice significato di formazione intellettuale e morale, come pure di modo di vivere: cultus humanitasque. La civiltà di un popolo dipende dal peso che la società sa dare alla cultura, se questa è considerata mezzo di arricchimento interiore, strumento di formazione e di tras-formazione dell’intera collettività. La personalità dell’individuo si imbarbarisce, regredisce allo stato belluino dell’homo homini lupus, se i governanti hanno poche idee o queste stesse confuse sul ruolo che la cultura esercita sulla crescita etica e sociale dell’individuo e della civitas.Per Aristotele, l’educazione doveva avere un fine eminentemente politico, e tale compito era affidato alla responsabilità dei legislatori, che dovevano essere politici virtuosi, cioè colti, preparati, onesti, degni di rispetto, modelli di comportamento etico, sociale e umano. La politica è un arte e non può essere oggetto di improvvisazione. Essa ha bisogno di esperienza e di onestà. È esperto chi è in grado di analizzare i singoli problemi alla luce della scienza che ha acquisito con lo studio, è onesto colui che guarda al bene pubblico senza ingannare i cittadini con false promesse. Solo se i politici si rivelano esperti ed onesti il popolo dei governati sente di appartenere ad una comunità civica virtuosamente organizzata, che ha come scopo il raggiungimento della miglior vita possibile e del bene comune.Nella prospettiva aristotelica, l’educazione non è una parentesi limitata alla giovinezza. Come nel nostro cartiglio sta scritto: la nostra università mira alla crescita dei giovani ma guarda con rispetto anche ai meno giovani, convinti che l’educazione consiste in un processo che dura tutto l’arco della vita. Per il filosofo greco la cultura porta all’eudaimonia, che non è l’aspirazione alla felicità nel senso illuministico, ripreso dalla Costituzione americana, bensì risponde a quella che i moderni interpreti amano tradurre come 'fioritura umana integrale', al di là di ogni relativismo. Il pensiero aristotelico oggi riscuote tanto successo anche nella elaborazione della paideia britannica soprattutto perché lo Stagirita non parla di educazione e di virtù in astratto, non indaga per sapere che cos’è la virtù, ma come tradurre in prassi virtuosa l’operato e il pensiero per diventare buoni cittadini.Sarebbe auspicabile che i nostri governanti, pur con le difficoltà del gravoso debito pubblico, considerassero la cultura una vera prospettiva di progresso e di sviluppo del Paese. La cultura può essere, poi, un efficace antidoto alla corruzione, che intacca i tiranti che sorreggono l’impalcatura dello Stato democratico. Dinanzi al pericolo del crollo delle istituzioni è indispensabile che tutti i cittadini si trasformino in marinai e remino nella medesima direzione, verso la luce al di fuori del tunnel, per evitare che la storia si ripeta in tragedia o in farsa e incoraggi qualcuno a scopiazzare quella pagina di storia, che si concluse col tragico conflitto mondiale. Ma noi vogliamo aprire questo nuovo Anno accademico con l’illusione che la ragione possa prevalere sui mostri che l’insipienza genera.L’illusionismo è l’arte di eseguire giochi sorprendenti o spettacolari apparentemente inverosimili allo scopo di procurare divertimento. Esso mira a creare nello spettatore l’impressione di trovarsi a contatto diretto con la realtà e non con una sua raffigurazione.Il concetto di illusione è già presente nel pensiero di Kant. Si tratta di illusione metafisica che consiste nel voler varcare i confini della ragione e andare oltre l’esperienza per giungere all’illusione dell’esistenza di entità metafisiche, come l’anima, l’universo, Dio.Esiste una terza categoria dell’illusionismo, quello politico. Se i primi due vanno dal piacere al desiderio di superare l’esperienza e sono innocui, l’illusionismo politico è molto pericoloso, perché fa credere di vivere in uno stato democratico, quando certe libertà di pensiero vengono conculcate o alcuni diritti fondamentali, come il diritto alla vita vengono ignorati o cancellati con indifferenza disumana. O ti prospetta delle utopie che trovano cittadinanza solo nell’illusione, generatrice di populismo demagogico. Non potevamo scegliere un argomento più intrigante di questo, dati gli avvenimenti della sfera biologica in cui viviamo, dove l’illusione di una madre terra che possa soddisfare ogni nostro abuso sta distruggendo la nostra stessa esistenza sul pianeta che ci ospita. Nel nostro vissuto politico, poi, l’illusionismo la fa da padrone con frasi che appaiono e scompaiono in questo o in quel decreto, con numeri che si sgonfiano e si gonfiano nelle mani degli uomini politici. Ma il maestro Alexander De Grandi è qui con noi questa sera per provarci quali siano le sue potenzialità mentali e la fragilità del nostro modo di rappresentarci la realtà. Il Presidente Prof. Antonino Tobia
Inserito il 20 Ottobre 2018 nella categoria Relazioni svolte
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