Il dott. Calogero Puntrello ha parlato dello stress e delle malattie cardiovascolari
Relatore: Dott. Calogero Puntrello - Cardiologo
Giovedì 21 febbraio l’Università ha ospitato quale relatore d’eccezione il dr. Calogero Puntrello, Dirigente responsabile di Alta Specializzazione di "Elettrostimolazione ed Elettrofisiologia" presso l'Azienda Ospedaliera S. Antonio Abate di Trapani.
Il dott. Puntrello, con un’ampia e documentata esposizione, ha trattato il tema ' Lo stress e le malattie cardiovascolari' destando per la sua straordinaria competenza e bravura, l’ammirazione del vasto pubblico presente che, con attenzione e partecipazione, ha seguito la dotta conferenza.
L’oratore ha esordito specificando che lo stress è la risposta dell’organismo ad uno stimolo interno o esterno di tale intensità da evocare meccanismi di adattamento: la cosiddetta 'Sindrome Generale di Adattamento'.
Tale sindrome si articola in tre fasi:
1) Reazione di allarme in cui si è pronti alla lotta o alla fuga e pertanto l’organismo avvia una reazione biochimica con produzione, da parte della ghiandola surrenale, di adrenalina e cortisolo che promuovono nel sangue la liberazione di substrati ossidabili quali glucosio e acidi grassi da cui trarne energia fisica e mentale.
Nella nostra società regolata da leggi di convivenza sociale, lo stress ha perduto la sua finalità di adattamento poiché dobbiamo reprimere gli impulsi da esso scatenati, ma non riusciamo a bloccarne la reazione biochimico-ormonale che nel frattempo si è innescata; nasce così uno squilibrio psicosomatico che pone i germi per lo sviluppo futuro di una malattia psichiatrica o cardiovascolare.
2) Stadio della resistenza che rappresenta il tentativo di neutralizzare la causa stressante con la distruzione o l’allontanamento di essa.
3) Fase dell’esaurimento: la persistenza dello stress provoca aumento degli stimoli intrapsichici e riduzione dei margini di difesa creando i presupposti per lo sviluppo della malattia psicosomatica.
Lo stimolo emozionale, secondo quanto scoperto da Cannon nel 1929, attiva determinate strutture del nostro cervello (lobi frontali e sistema libico) favorendo così la produzione di neuroormoni, dalla ghiandola ipofisaria che, raggiungendo organi bersaglio, determinerebbero quattro tipi di risposta: comportamentale, biochimica, muscolare, cardiorespiratoria.
Gli attori principali per lo sviluppo delle malattie cardiovascolari sono le piastrine che, aggregandosi all’interno del lume vasale dove c’è un danno del rivestimento interno(endotelio), pongono le premesse per lo sviluppo dell’aterosclerosi.
Esse infatti producono una sostanza chiamata PDGF che ha la funzione di favorire il passaggio del colesterolo cattivo (LDL colesterolo) all’interno della parete del vaso, di richiamare i globuli bianchi nella stessa sede e di stimolare la proliferazione e la migrazione delle cellule muscolari dalla tunica media verso l’interno del lume vasale contribuendo così alla formazione della placca aterosclerotica. Quest’ultima non solo riduce il lume vasale determinando un ridotto apporto di sangue agli organi quali il cuore, il cervello, arti inferiori ecc.. ma può complicarsi o per emorragia intraplacca o per apposizione di fenomeni trombotici causando la chiusura completa dei vasi colpiti con conseguenze infartuali a carico del cervello(ictus cerebri) o del cuore(infarto del miocardio) o degli arti inferiori (ischemia ad evoluzione cancrenosa).
In conclusione, poiché la percezione dello stress varia da persona a persona, l’unico modo che abbiamo per fronteggiare le situazioni stressanti è imparare a conoscerci meglio per individuare quali sono i nostri punti di sensibilità.
Al termine dell’erudita relazione esemplarmente arricchita da numerosi grafici ed illustrazioni, molteplici sono stati gli interventi e le richieste di chiarimenti; a tutti il relatore ha dato risposta con esemplare cortesia e dovizia di particolari.
Il Presidente dell’Università ha poi ringraziato il dott. Puntrello e, interpretando il desiderio del pubblico presente, lo ha invitato per un successivo incontro.
Un lungo applauso ha decretato il successo della conferenza.
Inserito il 21 Febbraio 2008 nella categoria Relazioni svolte
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