Che Giovanna D'Arco non fosse mai stata bruciata sul rogo, era normalmente accettato fino al XIX secolo. Solo in seguito divenne inopportuno negare il martirio della Pulzella, santificata da Papa Benedetto XV. Ha relazionato in proposito Leonardo Augusto Greco.
Relatore: Prof. Leonardo Augusto Greco - Francesista - Studioso di arte, lingua, storia e costumi francesi
Alla luce dei documenti antichi e nuovi che riguardano la vita di Giovanna D’Arco, oggi si comincia ad avere la sensazione che forse
Negli archivi del dipartimento di Meurthe et Moselle esistono documenti nei quali si afferma appunto che non solo Giovanna non fu bruciata ma che addirittura si sia sposata con il nobile cavaliere Robert des Armoises. Anatole France affermò di avere visto nello studio di un notaio di Fresnes en Woevre, il contratto di matrimonio dei due, datato 7 Novembre 1436 e lo scrisse nel suo libro La vita di Giovanna d’Arco.
Malauguratamente il documento andò perduto durante la prima guerra mondiale. Esiste inoltre a Jaulny, un villaggio a pochi chilometri da Pont-à-Mousson, un affresco venuto alla luce di recente dopo essere stato per secoli ricoperto da un rivestimento in legno. Si tratta di un ritratto posto sopra un quattrocentesco camino del castello che fu abitato dalla coppia. In questo affresco sono raffigurati fianco a fianco, Giovanna e suo marito. Il sottoscritto ha avuto modo di vedere il dipinto, fotografarlo e di riconoscere le fattezze della Pulzella. Ma c’è anche un’altra storia che riguarda Giovanna. Pare infatti che la giovane non fosse figlia dei modesti pastori di Domrémy come fin’ora è stato creduto, ma piuttosto che fosse la figlia illegittima di Louis D’Orléans e di Isabeau de Bavière, madre di Charles VII, futuro Re di Francia.
La bambina, nata il 10 settembre 1407, pare fosse stata allontanata immediatamente da Parigi e affidata alla famiglia di Jacques D’Arc, per salvarla da una morte certa. Quando anni dopo, Giovanna fu ricevuta alla reggia di Chinon, Carlo VII la salutò con le seguenti parole:
Siate benvenuta in nome di Dio che conosce il segreto che c’è tra noi.
E nelle susseguenti conversazioni ci furono tra i due, rivelazioni che, secondo gli storici, rimasero nascoste.
Carlo VII, rivolgendosi a lei, la chiamò sempre nobilissima pulcelle e lei stessa si firmava Giovanna
Negli atti ufficiali non risulta mai il nome D’Arc e nello stemma di Giovanna figurano inspiegabilmente i fiori di giglio della famiglia reale. Anche al processo di riabilitazione sollecitato dal Papa Callisto III, nessun testimone, affermò che Giovanna era nata a Domremy e Seakespeare nella sua tragedia Enrico VI, fa dire a Giovanna: 'Io non sono la figlia di un rozzo pastore ma appartengo ad una stirpe regale'.
E allora chi fini sul rogo di Rouen? Non lo sapremo mai.
La gente, che affollava
Jeanne-La-Turquenne
Jeanne Vanneril,
Jeanne
Alice
Caroline
Sono persino riportate le spese sostenute per la legna, la paga del carnefice e quant’altro.
Stranamente non risulta nessuna Jeanne
Si pensa che la giovane sia stata fatta fuggire dalla sua prigione, attraverso un sotterraneo segreto che sbucava al n. 102 dell’attuale rue Jeanne D’Arc
Questo sotterraneo fu scoperto durante l’ultima guerra dai tedeschi che, in quel posto, avevano il loro quartiere generale.
Se Giovanna non è morta sul rogo, dove sono, oggi, i suoi resti e quelli di suo marito?
Si sa che la coppia fu sepolta nel 1450 nella piccola chiesa di Pulligny sur Madon.
Ebbene è quasi certo che alla fine dell’’800, prima del processo di beatificazione, le tombe sono state svuotate e i resti trasferiti altrove.
Per quale ragione? Si voleva forse evitare di distruggere la leggenda della Pulzella?
Lo scienziato Sergueï Gobenko, antropologo e specialista di ricostituzioni facciali avrebbe trovato nella basilica di Cléry Saint André, i resti di una donna morta a circa 40 anni con alcune deformazioni che lo intrigarono moltissimo.
Le deformazioni dello scheletro provavano
• che quella donna aveva avuto una straordinaria muscolatura
• che fin da giovanissima aveva cavalcato
• che aveva sostenuto per tanto tempo una pesante armatura
• che le mani di quello scheletro erano stati adusi ad impugnare una pesante spada e un’ascia di guerra
Ancora una domanda: perchè nel XIX secolo
Il 1871 fu l’epoca della sconfitta di Napoleone III e l’Alsazia e
Ben 500 anni dopo la sua morte, Giovanna D’Arco fu, alla fine, dichiarata santa. - Leonardo Augusto Greco
Inserito il 08 Maggio 2013 nella categoria Relazioni svolte
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