Leonardo Greco si chiede chi sia sepolto veramente nella grande tomba degli 'Invalides' a Parigi
Relatore: Prof. Leonardo Augusto Greco - Francesista
IL MISTERO DELLA TOMBA IN PORFIDO ROSSO
Leonardo Greco si chiede dove sia il corpo di Napoleone
Nel maestoso sarcofago che, a Parigi, fa bella mostra di sé, nella Cappella degli 'Invalides' non riposerebbe il grande Napoleone bensì il suo maggiordomo!
E’ questo il tema trattato, con dovizia di particolari, dal francesista Leonardo Greco alla Libera Università 'Tito Marrone'.
Il relatore ha avviato la sua relazione mostrando alcune immagini della splendida 'Ville Lumière' e facendo notare come, nel panorama della città, si distingua, imponente, una cupola dorata, quella costruita nel ‘600 per la cappella privata di Luigi XIV. Posta esattamente sotto questa Cupola, una magnifica tomba in granito rosso, ospiterebbe secondo la versione ufficiale, le spoglie dell’Imperatore Bonaparte.
Sulla base di documenti e verbali dell’epoca, il prof. Greco ha ripercorso gli ultimi anni di vita di Napoleone, dalla sconfitta di Waterloo fino alla morte avvenuta nella lontana isola di Sant’Elena, sollevando molti dubbi sulla effettiva presenza del corpo di Napoleone in quella tomba; ha cominciato col ricordare che, quando il capitano di vascello Maitland fece prigioniero l’imperatore, attirandolo a bordo del 'Bellerophon', costui si meravigliò nello scoprire un uomo corpulento e molto più vecchio di quel che fosse in realtà. Anche Senhouse, ufficiale a bordo dello stesso vascello così lo descrive: "È fatto male, di piccola statura, con una testa grossa. La sua corpulenza è tale che il suo stomaco si proietta considerevolmente in avanti. (...) Ha dei brutti denti"
E’ impressionato pure Harry Burnburry, segretario di Stato, venuto a comunicargli il luogo della sua detenzione: "Napoleone è di struttura spessa e vigorosa. Il suo collo è corto e la testa è abbastanza grossa. La mandibola è particolarmente massiccia e ha un doppio mento. Poche sopracciglia, i capelli castani, la carnagione livida e la carne flacida. I suoi denti sono brutti e sporchi. Straordinariamente ingrassato, ha l’aspetto di un 'barilotto'.
A Sant’Elena, poi, il generale fu affidato alla custodia di Hudson Lowe, un terribile carceriere che durante i lunghi anni di esilio lo sottopose a inaudite umiliazioni, assurdi divieti e incredibili mortificazioni.
Molti misteri aleggiano intorno alla fine di Napoleone, avvenuta il 5 maggio del 1821: si tratta di uno dei più grandi enigmi della storia. Com’è morto? Assassinio o cancro allo stomaco? Oggi si è portati a pensare che si trattò di un vero crimine. La prova che sia stato avvelenato è riscontrabile nel quantitativo abnorme di arsenico che le analisi di laboratorio hanno trovato nei suoi capelli.
E’ ipotizzabile che l’abbiano ucciso gli inglesi? Forse no, non risulta che costoro abbiano mai pensato di ucciderlo. Semmai progettavano di portarne un giorno la salma a Londra per evitare che i Francesi ne facessero un simbolo di venerazione e di rivendicazione.
Del resto Napoleone stesso temeva di essere "trafugato" post mortem Poco tempo prima di morire, aveva dichiarato: L’unica cosa da temere è che gli inglesi vogliano custodire il mio cadavere e metterlo a Westminster.
Erano piuttosto i Borboni che, paventando un sempre possibile ritorno in Francia del Generale, desideravano vederlo morto e il conte Charles Tristan de Montholon potrebbe avere avuto un ruolo nella vicenda per tre validi motivi: voglia di porre fine a quel lungo esilio; gelosia per la relazione tra Napoleone e sua moglie; bisogno di denaro (era venuto a conoscenza di essere inserito nel testamento di Napoleone)
Dopo il decesso, l’Imperatore, in uniforme da parata, col suo classico cappello sistemato sulle gambe, fu posto in una bara e ai lati, due vasi d’argento contenenti il cuore e lo stomaco.
Così testimonia Louis Marchand nelle sue Memorie:
"Gli mettemmo una camicia bianca, una cravatta di mussola bianca e in cima un colletto di seta nera che si attaccava dietro con una fibbia, delle calze di seta bianca, un pantalone di cachimir bianco, una giacca della stessa stoffa, l'uniforme verde con rovesci rossi dei Cacciatori della Guardia, decorato con gli ordini della Legione d'Onore, delle Corona di Ferro, della Riunione, della placca e del cordone della Legion d'Onore, degli stivali alla scudiera e il suo cappello con la coccarda tricolore.[...]"
Nel 1840, salito al potere Luigi Filippo D’Orléans, vi furono richieste del rientro in patria delle spoglie mortali e il figlio cadetto del re, il Principe di Jonville, venne incaricato di riportare le spoglie dell'imperatore in Francia.
A Sant’Elena, per essere assolutamente sicuri che si trattasse del corpo dell’Imperatore, i francesi pretesero una riesumazione del corpo e fu allora che cominciarono le incertezze.
Molti indizi mettevano in dubbio l'identità dell'esumato, con la persona di Napoleone.
§ Il corpo era in miglior stato di conservazione nel 1840 che non nel 1821
§ I denti erano di una perfetta bianchezza
§ Le gambe nel 1840 si ritrovano piegate
§ I recipienti non si ritrovarono al loro posto (testimonianze del Dr Antonmarchi e del governatore inglese Hudson Lowe).
§ La testa di Napoleone che nel 1821era stata rasata con accuratezza, adesso si presentava con la capigliatura. Marchand nel 1840 scrive "I capelli che rimangono sono intatti " e si preleverà persino una ciocca di quei capelli (detta: " ciocca di Bovis").
§ Nel 1821, è testimoniata la presenza della decorazione dell’Ordine della Riunione. Nel 1840, questa decorazione è scomparsa come, pure, sono scomparse le calze di seta che, venti anni prima, erano state messe a Napoleone.
§ Dove sono finiti gli speroni di cui fanno menzione tutti i testimoni del 1821?
§ Si constata che i tacchi degli stivali sono appoggiati contro la bara.
§ Dei cordoni e delle medaglie che decoravano l'uniforme del morto, nel 1840, si ritrova un solo Cordone passato sotto l'abito, e una sola medaglia.
§ Diversa è anche la maschera mortuaria del 1840 da quella del 1821
§ E per finire il feretro del 1840 non s'incastra nel carro funebre del 1821 ove lo spazio era delimitato da tasselli con la forma esatta della cassa.
Cos'è successo fra il 1821 ed il 1840? Chi ha aperto la tomba?
Tutto fa pensare che, negli anni, il corpo di Napoleone sia stato prelevato e portato probabilmente in Inghilterra. Nel 1909, uno studioso francese il Laumann, autore di un libro sul "Retour des cendres", basandosi sulle memorie dei reduci di S. Elena (Gourgaud, Montholon, Las Cases e l'abate Coquereau ), pose in dubbio la tesi fino ad allora sostenuta, che Napoleone potesse riposare nella cripta degli Invalidi. Egli sostenne che, non sulle sponde della Senna ma su quelle del Tamigi, riposasse l'imperatore.
Anche gli studiosi Georges Rétif de
A chi apparteneva dunque quel corpo che a Parigi ricevette tutti gli onori del rango imperiale e, fatto passare su un carro trainato da 16 cavalli, sotto l’Arco di Trionfo e salutato dalle salve di cannone? Probabilmente a Jean-Baptiste Cipriani, maggiordomo di Napoleone e agente segreto dei Borboni! Di questo maggiordomo, infatti, non sono mai stati trovati i resti.
Malgrado questi elementi, assieme a molti altri, suscitino dubbi, a tutt’oggi, il Governo francese rifiuta di procedere a un analisi del DNA che, nell’interesse della scienza e della storia, permetterebbe di dare finalmente una risposta alla questione.
Esiste agli 'Invalides' un pezzo d’epidermide del viso di Napoleone, prelevato dal dottor Guillard al momento dell’esumazione dell’Imperatore. Sarebbe sufficiente estrarre da questa epidermide il DNA e confrontarlo con quello delle discendenti dirette di Napoleone Bonaparte che oggi risiedono in Italia.
Come si spiega il mancato consenso delle Autorità preposte? Forse non si vuol scoprire che l'Imperatore non è mai stato sepolto nel monumentale sarcofago in porfido rosso, sotto la splendida Cupola costruita per la cappella privata di Louis XIV!
con una testa grossa. La sua corpulenza e tale che il
suo stomaco si proietta considerevolmente
in avanti.
(...) Ha dei brutti denti"Senhouse,
ufficiale a bordo dello stesso vascello cosi lo descrive: "E fatto male, di
piccola statura, con una testa grossa. La sua corpulenza
e tale che il suo stomaco si proietta considerevolmente
in avanti. (...) Ha dei brutti denti"
Poco tempo prima di morire, aveva dichiarato:
cosa da temere e che gli inglesi vogliano custodire il mio cadavere e metterlo a Westminster'. i Borboni che, paventando un sempre possibile ritorno morto. Dopo il decesso, l’Imperatore, lati due vasi d’argento contenenti il cuore e lo stomaco. Per l’occasione furono redatti verbali assai circostanziati. Nel 1840, salito al potere Luigi Filippo D’Orleans, il Principe di Jonville, venne incaricato di riportare in patria le spoglie dell’Imperatore; costui, giunto a Sant’Elena, per essere assolutamente sicuro che si trattasse del corpo di Napoleone, pretese una riesumazione del corpo e fu allora che cominciarono le incertezze. Molti indizi mettevano in dubbio l’identita dell’esumato, con la persona dell’Imperatore. - Il corpo era in miglior stato di conservazione nel 1840 che non nel 1821 - I denti erano di una perfetta bianchezza - Le gambe nel 1840 si ritrovarono piegate - I recipienti non erano piu al loro posto (testimonianze del Dr Antonmarchi e del governatore inglese Hudson Lowe). - La testa di Napoleone, che nel 1821 era stata perfettamente rasata, adesso si presentava con una folta capigliatura. Marchand nel 1840 scrive "I capelli che rimangono sono intatti " e si prelevera persino una ciocca di quei capelli (detta: "ciocca di Bovis"). - Nel 1821, e testimoniata la presenza della decorazione dell’Ordine della Riunione. Nel 1840, questa decorazione e scomparsa come pure le calze di seta che, venti anni prima, erano state
messe a Napoleone, e gli speroni di cui facevano menzione tutti i testimoni. - Dei cordoni e delle medaglie che decoravano l’uniforme del morto, si ritrova un solo Cordone passato sotto l’abito, e una sola onorificenza. - Diversa e anche la maschera mortuaria del 1840 - Per finire il feretro non s’incastra nel carro funebre del 1821, ove lo spazio era delimitato da tasselli con la forma esatta della cassa. Cos’è accaduto fra il 1821 ed il 1840? Chi ha aperto la tomba? Tutto fa pensare che, negli anni, il corpo del Generale sia stato prelevato e portato probabilmente in Inghilterra. Nel 1909, uno studioso francese, il Laumann, basandosi sulle memorie dei reduci di S. Elena (Gourgaud, Montholon, Las Cases e l’albate Coquereau), della Senna ma su quelle del Tamigi, riposasse l’imperatore'. Anche gli studiosi Georges Retif de la Bretonne e Bruno Roy-Henry, esaminando le varie testimonianze, scoprirono molte discordanze tra il 1921 e il 1840. A chi apparteneva dunque quel corpo che a Parigi ricevette tutti gli onori del rango imperiale e che fu fatto passare sotto l’Arco di Trionfo, salutato dalle salve di cannone? Presumibilmente a Jean- Baptiste Cipriani, maggiordomo di Napoleone, e agente segreto dei Borboni! Di questo maggiordomo, infatti, non sono mai stati trovati i resti. Malgrado questi elementi suscitino dubbi, a tutt’oggi, le autorita francesi rifiutano di procedere a un analisi del DNA che permetterebbe di dare una risposta alla questione. Esiste agli 'Invalides' un pezzo d’epidermide del viso di Napoleone: sarebbe sufficiente estrarre da questa cute il DNA e confrontarlo con quello delle discendenti dirette della famiglia Bonaparteche oggi risiedono in Italia. Come si spiega il divieto delle Autorita preposte? Forse non si vuol scoprire che l’Imperatore non e maistato sepolto nel monumentale sarcofago in porfido rosso, sotto la splendida Cupola costruita per la cappella privata di Louis XIV!
Molti misteri aleggiano intorno alla fine di Napoleone,
avvenuta il 5 maggio del 1821: si tratta di uno dei piu
grandi enigmi della storia. Com’e morto? Assassinio o
cancro allo stomaco? Oggi si e portati a pensare che si
tratto di un vero crimine. La prova che sia stato avvelenato
e riscontrabile nel quantitativo abnorme di arsenico
che le analisi di laboratorio hanno trovato nei
suoi capelli.
E’ ipotizzabile che l’abbiano ucciso gli inglesi?
Forse no, ma e indubbio che costoro progettavano di portarne
un giorno la salma a Londra. Del resto Napoleone
stesso temeva di essere "trafugato"
Inserito il 03 Dicembre 2009 nella categoria Relazioni svolte
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