Libera Università Tito Marrone > Relazioni svolte > Il gusto quotidiano della matematica

Si riportano qui di seguito le linee guida della conferenza tenuta dal prof. Enrico Porracchio, già Dirigente scolastico ed esperto di didattica della matematica.-'Nell′opinione comune la matematica è formule e calcoli, e si direbbe che non ha nulla a che fare con la padronanza della lingua. Tale immagine, comune e diffusa è completamente distorta. Quando pensiamo alla matematica ci vengono in mente pagine fitte di simboli e formule. E′ però possibile trattare di matematica usando più parole che simboli: le parole spiegano l′antefatto del problema, lo svolgimento delle dimostrazioni, il significato dei calcoli e il posto del tutto all′interno del sempre crescente edificio della matematica.Nessuno può nascondersi quei fatti molto gravi che si verificano troppo spesso nelle scuole secondarie e che richiamano l′attenzione di chiunque sia dentro o fuori la scuola. Due fra tutti:1.La lezione di matematica riesce in generale noiosa, pesante, difficile. Di alcune proprietà non si capisce addirittura il senso.2.I giovani che escono dalla scuola hanno molto spesso l′idea che la matematica consista, da un lato in un puro meccanismo e, dall’altro, che si tratti di una costruzione perfetta e ormai terminata.Eppure il mondo matematico è un mondo dinamico in continua evoluzione.In questi ultimi decenni si sono verificati mutamenti che condizionano, o almeno dovrebbero condizionare lo sviluppo della matematica sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punto di vista dei metodi.Due i più significativi:1.Sono stati ampliati i confini tradizionali della matematica;2.C’è stata una svalutazione delle tecniche di calcolo, rese inutili dalla diffusione del computer.Si pone pertanto il problema:'E′ possibile, e in che misura, fare in modo che i mutamenti di cui si è detto abbiano un riflesso positivo sulla scuola?' 'Che vuol dire matematica moderna?' Ancora 'Come fanno i matematici a risolvere i grandi problemi? Quale ruolo ha quello che, in mancanza di un termine migliore, deve essere chiamato intuito nel processo creativo?' Numerosi sono stati gli interventi alla fine della dotta conferenza del prof. E. Porracchio.