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Il castello, archetipo dei sogni

La prof.ssa Esmeralda Cernigliaro ha relazionato sull'archetipo che, secondo Jung, è la tendenza a formare singole rappresentazioni di un'immagine primordiale

Relatore: Prof.ssa Esmeralda Cernigliaro

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Immagine riferita a: Il castello, archetipo dei sogniIl castello con la sua potenza immaginifica e i numerosi rimandi alla nostra esperienza interiore mantiene, nonostante il passare degli anni un'irresistibile attrattiva. Non vi è adulto che, almeno per un attimo o di sfuggita, non rimanga colpito da un castello di sabbia costruito sulla spiaggia, degna preda di un'acqua fluente e quieta che di li’ a poco ne smusserà le forme o di un'acqua rabbiosa che in qualche secondo ne inghiottirà la fantastica riproduzione.

Castelli reali e immaginari percorrono come creature dotate di autorità e sempreverde vigore, il territorio della nostra infanzia destando stupore e meraviglia; si incastonano, attraverso rimandi storici, artistici e letterari nelle acquisizioni culturali della giovinezza e dell’età adulta.

Con le sue numerose connotazioni simboliche, rivestimenti esteriori di una più profonda ossatura archetipica, il castello, con la sua presenza, provoca quel riscontro analogico tramite il quale riconosciamo in esso qualcosa del nostro accadere psichico.

Con la sua verticalità il castello ci riporta al percorso ascensionale verso il ricongiungimento con il soprannaturale, al quale l'altezza degli edifici sacri del passato allude, creazioni umane imitanti la massa rastremata dei monti con i loro pinnacoli, considerati ai primordi dell'umanità esseri viventi dai mille misteri.

E ancora, nel suo innesto sotterraneo con segrete, sotterranei, botole e passaggi, il castello ripropone un richiamo alle forze istintive e negative dell'accadere esterno, ma ancor di più del nostro accadere interiore. Le torri, il ponte, la porta, tutti tratti caratterizzanti del castello, sono altrettanti elementi il cui valore simbolico è ampiamente documentato e riscontrato da insigni studiosi in fiabe, miti e sogni. Per comprendere come mai il castello continui ad affascinarci, sarà dunque l'incontro con la parte più profonda di noi stessi a darcene una spiegazione, tramite gli archetipi costituenti l'inconscio collettivo e sovrapersonale, uguale in tutti gli individui di ogni tempo e luogo. Solo in questo modo come già per Platone, conoscere sarà solo un … riconoscere.

 

Esmeralda Cernigliaro 

 

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Autore Prof-Greco

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Inserito il 22 Maggio 2015 nella categoria Relazioni svolte