Libera Università Tito Marrone > Relazioni svolte > I misteri eleusini e la Sicilia

I Misteri Eleusini, chiamati semplicemente Mysteria dai greci, sono insieme un culto mistico e misterico. Pur esistendo tanti altri culti misteriosofici di origine rurale, quello di Eleusi aveva un ruolo altamente privilegiato nella Grecia, costituiva un elemento aggregante e di privilegio.

I Protagonisti

Kore è la figlia di Demetra e Zeus. È il simbolo dell’imprevidenza. Dopo l’unione con Ade assumerà il nome di Persefone. Demetra, figlia di Crono e Rea, impersona la 'grande madre' terra. Nella mitologia era sposa di Poseidone. Ade, fratello di Demetra, era il dio degli inferi. La sua dimora si pensava fosse l’occidente, ma successivamente fu spostata nel mondo sotterraneo.
Anch’esso figlio di Crono e Rea, Zeus era considerato il re degli uomini e degli dei. Dimorava nell’olimpo ed era visto come l’ordinatore dell’Universo.

Il Mito

È incentrato sul ratto di Kore, la fanciulla come chiamata dai Greci, da parte di Ade, avendola avuta promessa dal fratello Zeus. La madre Demetra, sentito le grida, corre disperata sulla terra alla ricerca della figlia per nove giorni. Ma da Hekates ed Hellios apprende il nome del rapitore.

Sentendosi tradita dagli dei abbandonò l’Olimpo e per vendicarsi, decise che la terra non avrebbe più dato frutti e, nello stesso modo, gli dei non avrebbero più potuto ricevere i sacrifici dagli uomini. Si mise a vagare sulla terra per la disperazione.

Ad Eleusi, accolta dai regnanti Celeo e Metanira, diventa la governante di Demofonte che iniziò segretamente di notte ad esporre alla forza del fuoco ed a nutrire con l’ambrosia, per farlo diventare immortale.

Una notte Metanira entrò nella stanza e si spaventò vedendo la scena.

Demetra s’infuriò perché per colpa sua il bambino era stato condannato a subire il destino degli uomini: la morte.

Comandò che le fosse eretto un tempio, ed insediatasi, costrinse ancora alla sterilità la terra.

Zeus cercò di rabbonirla, ma fu costretto a inviare Hermes da Ade affinché riportasse Persefone alla madre.

Ade, astutamente, dandole il melograno, impedirà alla ragazza di tornare per sempre sulla terra: ella così passerà un terzo dell’anno, l’inverno, nel mondo degli inferi e due terzi sulla terra con la madre. Infine la dea iniziò gli uomini ai riti segreti della terra.

I Misteri

I Mysteria iniziarono nel XVI secolo a.C. e furono celebrati fino al famoso 'Editto di Teodosio' del 391 d.C.. Erano divisi in Minori ed i Maggiori.

I Minori erano celebrati il 19, 20 e 21 nel mese di Anthesterion (da metà febbraio a metà marzo) ad Agrai, vicino Atene. Si sa che venivano fatti riti di purificazione e di preparazione al grado successivo.

I Maggiori avevano la durata di nove giorni, dal 15 al 23 del mese di Boedròmion (settembre-ottobre). Anche questi sono avvolti nel più grande mistero, ma si è riuscito a capire alcune delle cerimonie grazie ad iscrizioni ed il famoso 'Inno a Demetra' attribuito ad Omero.

In sintesi dei Mysteria possiamo affermare che:

• la catechesi era impartita dallo Ierofante e dai Mistagoghi;
• i digiuni diurni erano a ricordo dei nove gg. di ricerca di Demetra;
• avvenivano di giorno purificazioni per togliere le impurità umane;
• il sacrificio di porcellini, le vesti nuove e le corone di mirto erano considerati forieri di buon auspicio;
• i Mysteria erano la festa dell’entrata nell’oscurità e dell’uscita verso la luce.
• il rito era composto da tre momenti: dròmena (cose fatte), legòmena (cose dette) e deiknùmena (cose mostrate)
• i due aggettivi strettamente connessi con i Mysteria sono: aporrhèta (proibiti) e arrhèta (indicibili).
• si aveva apprendimento (mathèin) solo all’inizio, poi si trattava di un mutamento di coscienza (diathètenai).

Il Mito

La Sicilia è stata sempre considerata legata al mito e l’antica presenza di riti agrario-misterici riferiti alla 'madre terra' è attestato da moltissime fonti.

Diodoro Siculo e Cicerone hanno scritto che da sempre la terra siciliana è stata dimora della dea Cerere (la versione romana di Demetra).

Pertanto si è sviluppata, dal 735 a.C. con la colonizzazione dei Greci della Sicilia, una versione del mito che prevede, come scenario, i luoghi siciliani.

La zona di Enna come teatro del rapimento, Pergusa dove si trovava la grotta di Ade e la fonte Ciane (Siracusa) dove il dio sprofondò nel sottosuolo per andare a dimorare sotto l’Etna.

Anche Trapani fa parte del mito perché si narra che la dea arrivata sul monte San Giuliano perde la falce che teneva in mano. Da essa prende forma una città chiamata dai greci 'Drepanon' (falce) o 'Drepana' (le falci).

Francesco Ciavola