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Fede e amore: momenti di riflessione

Il dott. Sergio Audino, ha indicato un percorso per comprendere il valore dell'Amore alla luce della Fede.

Relatore: Dott. Sergio Audino

Prefazione di Antonino Tobia

Cari amici, martedì scorso abbiamo volato in alto alla scoperta dei buchi neri, grazie alla teleconferenza che ci ha collegato con il centro astronomico di Santiago del Cile, con l’interessante contributo della famosa astrofisica Violette Impellizzeri, nostra conterranea. Ci saremo sicuramente posti tante domande che non abbiamo esposto per carenza di tempo e per nostra scarsa conoscenza del mondo stellare. Un interrogativo è rimasto. Quale forza gravitazionale regge l’universo? Una serie di formule matematiche tenta di dare delle risposte di non facile lettura. Al contrario, una risposta accessibile a tutti è quella che questa sera ci vorrà fornire il dott. Sergio Audino, che ha accettato il nostro invito e che ringraziamo calorosamente, insieme alla sua signora Sabrina Briguglia e alla figliola dott.ssa Silvia. Il prof. Audino è un insigne studioso, medico chirurgo e odontoiatra, specializzato in Chirurgia Maxillo facciale, autore di un brevetto che porta il suo nome, la DROAA, dispositivo di ortopedia cranio-mandibolare, per la terapia delle disfunzioni articolari tempero-mandibolari.

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Questa sera il dott. Audino è con noi in veste di scrittore e di indagatore dell’animo umano. Il suo ultimo libro Fede e amore vuole essere una risposta a quella domanda che ognuno si pone. Qual è la forza che tiene insieme l’infinito universo? Dante ha dato la sua risposta: L’amore che muove il cielo e l’altre stelle. --------  La dott.ssa Silvia Audino ha letto parte della prima lettera ai Corinzi, incentrata sulla definizione che ne dà San Paolo. Si tratta di un vero inno all’amore, che  si richiama a ciò che leggiamo in Matteo: 'Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso' (Matteo 22:37-39).  Senza l’afflato spirituale delle parole di Gesù, riferite dall’evangelista, già Empedocle di Agrigento credeva nella forza dell’amore, che considerava come una forza cosmica che spinge i molteplici e diversi elementi della natura ad unirsi in una unità ordinata, il Cosmo. Suo contrario è il caos, determinato dalla disgregazione imposta dalla discordia. Pur rimanendo sul piano dell’immanenza, il filosofo siciliano coglieva l’aspetto più importante  dell’amore, che è quello improntato alla concordia hominum  e al rapporto equilibrato, fraterno direbbe San Francesco d’Assisi,  con la Natura. Anche Platone nel suo celeberrimo dialogo Il Convito paragona l’amore ad una forza che spinge l’uomo a superare i limiti della sua natura corporea e ad elevarsi spiritualmente. Con S. Agostino l’amore cambia direzione: non è più la tendenza di scuola platonica dell’anima che mira verso l’alto, in direzione del mondo delle idee perfette, bensì è pura carità, che viene da Dio e scende verso gli esseri inferiori per elevarli a sé. Il concetto di cosmo e di armonia dei filosofi materialisti greci ritorna con una cifra diversa, tutta spirituale, in cui Dio diventa il centro di tutto. 

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 Dio è amore che ama se stesso nel modo in cui ama tutte le sue creature. L’amore è tutto, sostiene il santo di Ippona, ed esso è frutto della fede. Pertanto, conclude il dott. Audino, noi saremo giudicati sull’amore, sulla capacità di amare di cui avremo dato prova, e saremo giudicati dal Suo amore e dalla sua misericordia, la misericordia di Dio, che ci assiste e ci accompagna. Amare significa aver fede in chi tu ami, da cui sei sicuro di essere riamato. La fede rafforza l’amore e lo rende inossidabile. Ma l’amore terreno è sensibilmente percepibile, l’amore che regge il Creato al contrario è intuibile o accettato per fede. Per paradosso, è più difficile non credere che credere, a meno che non vuoi privarti della facoltà umana, quella che ti spinge a dubitare. Pertanto, non si può non credere e se non credi, comportati come se credessi , la fede verrà dopo. Lo scrittore Giorgio Pressburger nel suo recente libro Sulla Fede sottolinea che la fede è diversa dalla religione. Cristo non è venuto sulla terra per fondare una nuova religione da collocare accanto alle molteplici già da secoli esistenti, ma per cambiare radicalmente la vita degli uomini, per aiutarli a rinascere, a non essere più servi del mondo. La forza terribile della fede, afferma l’autore, libera l’uomo da tutto ciò che gli è estraneo. La fede dona all’uomo una libertà radicale, che sconvolge tutti i vecchi parametri di giudizio, annulla le gerarchie umane, sociali, intellettuali, e gli ultimi, i diseredati, gli umiliati trovano nella fede il senso della loro vita. La ricerca della verità è l’autentica fede nel Dio che anima la coscienza di ciascuno di noi : in interiore homine stat veritas. Antonino Tobia

Autore Legre

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Inserito il 29 Novembre 2019 nella categoria Relazioni svolte