Una puntuale visione delle prospettive future dell'Unione europea nella conferenza dell'avv. Aurelio Pappalardo
Relatore: Avv. Aurelio Pappalardo - Bruxelles
Venerdi 30 ottobre 2009, la Libera Universita 'Tito Marrone', ha avuto il piacere di ospitare quale relatore d’eccezione, l’avv. Aurelio Pappalardo, appositamente giunto a Trapani, dalla lontana Bruxelles, ove risiede dal 1960. Nato nella nostra citta, l’avvocato Pappalardo ha conseguito la maturita classica presso il Liceo Classico Ximenes e successivamente, con la Laurea in giurisprudenza, ha completato i suoi studi presso l’Universita Cattolica del S. Cuore di Milano. Trasferitosi in Belgio, e stato per ventisei anni, funzionario della Commissione delle Comunita Europee e ha svolto attivita di insegnamento presso vari istituti universitari, sopratutto a Liegi dove ha ricoperto la cattedra di 'Diritto europeo della concorrenza' e, come visiting professor, a New York, Lima, Citta del Messico e Pechino. L’oratore ha intrattenuto il folto pubblico presente, su un tema caro a quanti hanno a cuore il sogno ancora irrealizzato degli Stati Uniti d’Europa. Preliminarmente ha ricordato come nel corso degli ultimi sessant’anni l’odierna Unione Europea della quale fanno parte 27 Stati membri, abbia attraversato diverse fasi, e si sia nel tempo, profondamente trasformata. Il processo, iniziato nel 1951, con la creazione della Comunita Europea del Carbone e dell’Acciaio ad opera di sei Stati, aveva l’ambizione di realizzare prima l’integrazione economica e poi, forse, quella politica. Tuttavia, nel 1954, il Parlamento francese, bocciando il progetto di una Comunita Europea di Difesa, freno questa aspirazione nutrita da tanti uomini illuminati e primo fra tutti Victor Hugo. Il grande scrittore francese, in un discorso pronunciato il 21 agosto 1849, in occasione di un 'Congresso della Pace'cosi infatti, profetizzava: "Un jour viendra ou vous France, vous Russie, vous Italie, vous Angleterre, vous Allemagne, vous toutes, nations du continent, sans perdre vos qualites distinctes et votre glorieuse individualite, vous vous fondrez etroitement dans une unite superieure, et vous constituerez la fraternite europeenne'. Sul piano economico e sociale, il processo di integrazione svoltosi fra il 1958 ed il 1993 diede vita ad un mercato comune, che permise in Europa la libera circolazione dei beni, delle persone e dei capitali. Nel 1999 il mercato comune e coronato non solo dalla creazione dell’unione monetaria, con l’adozione dell’euro ma anche dall’attuazione di politiche comuni, in campi di grande rilevanza come l’agricoltura, i trasporti, la politica commerciale, e l’aiuto ai Paesi in via di sviluppo. L’avv. Pappalardo ha, in ogni modo, fatto notare che l’opera fin qui svolta non e ancora ne completa ne perfetta: e risaputo che la politica agricola comune e stata spesso vivacemente contestata e che l’euro, allo stato attuale, non e adottato da tutti gli Stati membri. Il bilancio e comunque decisamente positivo se si pensa alle enormi difficolta che l’impresa comporta. Tali difficolta non hanno assolutamente frenato lo slancio europeista che, dalla firma del Trattato di Maastricht in poi (1992), ha avuto per effetto di estendere l’integrazione a nuovi campi - la tutela dell’ambiente, la cooperazione in materia energetica, quella in materia di sicurezza, quella giudiziaria e di polizia, per citarne solo alcuni - non contemplati dal trattato del 1957. Per quanto riguarda il futuro, il relatore si e dichiarato ottimista: il trattato di Lisbona, la cui entrata in vigore e ormai imminente, getta le basi per una riforma delle istituzioni comunitarie, per l’adozione di processi decisionali piu veloci ed efficaci e per il conferimento all’Unione Europea di un ruolo di protagonista a livello mondiale. A questo punto dovrebbe essere finalmente raggiunta l’adozione di una politica estera comune. La sfida non e priva di ostacoli: la cooperazione di 27 Paesi molto diversi l’un dall’altro sotto numerosi profili e spesso divisi da interessi contrastanti, costituira un serio impedimento alla realizzazione dell’ambizioso obiettivo ma e innegabile che lo spirito europeista di coloro che si sono battuti per realizzare questa riforma, consentira un giorno all’Europa di parlare con una sola voce nei consessi mondiali. Al termine della circostanziata relazione, molteplici sono stati gli interventi e le richieste di chiarimenti: a tutti l’avvocato Pappalardo ha risposto in maniera easustiva e con dovizia di particolari. Il Presidente, prof. A. Tobia, ha poi ringraziato l’illustre oratore che è stato inserito, con decisione del Consiglio Direttivo, nell’Albo d’oro della Libera Università di Trapani. Leonardo A. Greco Le date fondamentali della costruzione dell’Unione Europea: 1951 Nasce la Comunita Economica del Carbone e dell’Acciaio (CECA) 1957 Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi firmano il Trattato di Roma, che istituisce la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunita Europea dell’Energia Atomica (EURATOM) 1973 Danimarca, Irlanda e Regno Unito entrano nella CEE 1981 La Grecia entra nella Comunita Europea 1986 Portogallo e Spagna entrano nella CE 1995 Austria, Finlandia e Svezia entrano nell’Unione Europea 2004 Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria entrano nell’Unione Europea 2007 Ingresso della Bulgaria e Romania Leonardo Greco
Inserito il 30 Ottobre 2009 nella categoria Relazioni svolte
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