Nuccio Tobia e Leonardo Greco hanno messo in evidenza i pericoli a cui va incontro la nostra lingua per via dell'onda anomala di parole inglesi
Relatore: Proff. Antonino Tobia Leonardo Greco
Molti linguisti pensano che l’uso dell’inglese sia la modernità e che non sia un vero problema. Si tratta di sottovalutare ciò che sta accadendo: l’abuso dell’inglese o meglio dell’ itanglese rischia di uccidere la lingua italiana' La colpa è dei giornalisti e di coloro che fanno televisione, schiavi e sottomessi alla lingua britannica. Si arriva a inglesizzare pure il latino - come plus e mass media - pronunciati "plas e mass midia" … Sempre più spesso si ricorre alle parole inglesi come veloce scappatoia nei casi in cui viene a mancare il termine italiano.
E’ un sintomo allarmante: il segnale che qualcosa sta cambiando con la grave conseguenza della perdita della spontaneità della nostra lingua. Molti ricercatori negano che alcune parole siano 'importate per necessità' perchè intraducibili. Davanti a una parola che non c’è, si può creare un neologismo oppure si può tradurla, adattandola alla siuazione comunicativa.
E’ evidente che il singolo cittadino non ha i mezzi per imporre l’uso di neologismi se queste non esistono. Questo compito spetterebbe ai mezzi di informazione, che, se è vero, come è vero, che nel passato hanno avuto un ruolo fondamentale nella diffusione della lingua italiana all’intera nazione, oggi sono proprio i maggiori responsabili dell’inquinamento linguistico straniero. Molti termini oggi appaiono superati, non di moda, e, ad esempio, alle notizie false si preferiscono le "fake news " e all’autoscatto si preferisce il termine "selfie". Davanti a molte assurde locuzioni di origine inglese, i cittadini sono impotenti e ripetono meccanicamente le parole pubblicate sui giornali, spesso ignorandone l’intrinseco significato originale. A fronte di questa fragilità dell’italiano quanto conta la pigrizia dei traduttori? O si tratta semplicemente di moda? Un fatto è certo: l’inglese sta sconvolgendo dalle fondamenta il sistema grammaticale italiano anche a livello di pronunzia. Occorre prendere coscienza della grave situazione comunicativa e non dimenticare che l’italiano è un patrimonio culturale che deve essere salvaguardato.
Il poeta Ignazio Buttitta così scriveva:
"Un popolo, diventa povero e servo quando gli rubano la lingua avuta in dote dai padri: è perduto per sempre."
Inserito il 14 Aprile 2023 nella categoria Relazioni svolte
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