L'uso di balsami e profumi è antichissimo nella storia dell'Uomo. Ne ha parlato con dovizia di particolari l'architetto Paola Sarasso
Relatore: Arch. Paola Sarasso
Una carrellata di notizie ed immagini tratte Storia e dall’Arte, poiché l’uso di balsami e profumi è antichissmo nella Storia dell’Uomo.
Ne parla il Cantico dei Cantici, il Vangelo, la Storia dei commerci... Le fumigazioni odorose accompagnavano le Cerimonie Sacre nei Templi e nei Palazzi dei Re ed ancora oggi adorniamo di fiori profumati chiese e saloni e bruciamo incensi per rendere più idonea l’atmosfera ad importanti cerimonie sia religiose che profane
La distillazione per ottenere oli essenziali o la spremitura di foglie e petali, erano note agli antichi popoli che facevano uso di queste essenze preziose, così come la raccolta di resine odorose o legni profumati.
Parte importante hanno avuto i balsami, nell’antico Egitto, per il culto dei Morti e così anche terre e polveri da trucco per proteggere occhi e pelle dal sole cocente del Mediterraneo.
Come le spezie, essenze fragranti per balsami e profumi erano la merce preziosa delle carovane che si snodavano dal medio Oriente all’Europa, dall’Africa alla Bretagna, dall’India alla Spagna.
Il primato della fabbricazione di profumi, e la conseguente diffusione nel Rinascimento la dobbiamo all’Italia per poi passare, nell’epoca napoleonica, alla Francia.
Re e Regine, Imperatori e nobildonne ne facevano grande uso, anche per coprire qualche manchevolezza dell’igiene. Dall’inizio del novecento, migliorando le condizioni generali, saponi ed acqua di colonia entrano di più nelle abitazioni anche della gente comune e lo sviluppo ed il diffondersi di profumi e cosmetici ne hanno fatto la fortuna delle case produttrici, quali Cotì, Paglieri, Bertelli fino a Dior, Guerlaine, ecc.ed ora ai nostri stilisti contemporanei che, immancabilmente, firmano collezioni di abiti e profumi.
Inserito il 16 Aprile 2013 nella categoria Relazioni svolte
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