Una ricca cavalcata attraverso i favolosi decenni '50 e '60 è stata realizzata dall'avv. Leonardo Poma mediante documenti e filmati originali.
Relatore: Avv. Leonardo Poma
Grande successo ha ottenuto la conferenza tenuta il 15 aprile 2011 dall’Avv. Leonardo Poma sul tema intrigante "Anni sessanta e dintorni: a Trapani e non solo". In verità il relatore ha chiarito subito che si sarebbe trattato non di una conferenza tradizionale, ma di una conversazione, anzi di una passeggiata nel tempo e nello spazio. Poma ha detto subito che il suo lavoro sarebbe partito dalla metà degli anni cinquanta, perchè proprio in quegli anni si percepiscono i prodromi degli elementi più specificatamente caratterizzanti il sesto decennio del secolo scorso. E quindi dopo il motivo musicale di Scandalo al sole con immagini del mitico film della nostra giovinezza, e una proiezione della sigla indimenticabile di Carosello che apriva in TV la pubblicità di quegli anni, il relatore, con accompagnamento visivo di immagini e filmati corredati da musiche e relative colonne sonore, ha tracciato il suo amarcord degli ANNI 60, i favolosi, mitici anni 60, così come di solito vengono chiamati, che hanno lasciato un segno indelebile dentro di noi, diventando nell’immaginario collettivo di tutti il periodo forse più bello della nostra vita. Evidentemente si tratta anche di un fatto generazionale, che interessa maggiormente noi, che quegli anni abbiamo vissuto nel fiore della nostra gioventù, e che si ricordano ora come fatto di costume, tant’è che sugli anni 60 sono nati film e fiction televisive, e le canzoni di quell’epoca sono ancor oggi continuamente riproposte e ricordate. Forse a ciò contribuiva quel certo benessere economico che cominciava ad esserci dopo i periodi bui precedenti e la fondata speranza nel futuro e nella ricostruzione materiale e sociale. Cosa che in vero non accadrà nei i decenni successivi. Necessariamente, dato anche il tempo a disposizione, il relatore è stato costretto a fare una rigida scelta antologica di avvenimenti, persone, canzoni, e momenti di quel periodo. E allora subito un riferimento al 1955, quando la FIAT mise in produzione la indimenticabile nuova utilitaria per tutti che fu la gloriosa 600, vettura moderna, leggera, a motore posteriore e carrozzeria autoportante senza il pesante chassis delle vetture precedenti, con quattro posti comodi e, volendo, un quinto per la suocera. Ebbene, cosi buona parte degli Italiani, firmando magari un mare di cambiali, potè spostarsi in automobile, talvolta accessoriandola con orpelli che oggi ci fanno un pò sorridere (gomme a fascia bianca, mascherine e cromature aggiuntive, foderine di cellofan per non sporcare la tappezzeria, e, i più audaci e spendaccioni, facevano installare anche, udite udite, anche l’autoradio!). E il successo fu bissato due anni dopo, nel 1957, con l’uscita della FIAT 500, automobile ancor più piccola, che costituì proprio la vetturetta d’ingresso che consentì a molti italiani di sostituire la Vespa o la Lambretta, i mitici scooter di quel periodo. Ricordiamo che l’Autostrada del Sole, la più lunga d’Italia vide posata la prima pietra nel maggio del 1956, nella non celata aspirazione di unire nord e sud con diretta rilevanza sulla velocità dei trasporti e quindi sulla correlativa diminuzione dei costi. Anno in cui nacque anche la celebre rivista Quattroruote. Nel volgere di una breve sintesi non è purtroppo possibile tracciare tutto l’amarcord che Poma ha proposto ai presenti, mostrando immagini, filmati, musiche celebri di quel tempo ed anche oggetti degli anni sessanta come la Polaroid, il proiettore super 8, la macchina da scrivere Olivetti lettera 32 ed anche la fascia tricolore da V. Commissario di Sicurezza del 1969, quando egli fu tale, anche se per breve tempo, e un abito femminile dello stesso anno firmato Schubert, grande stilista dell’epoca. In conclusione, dopo una rievocazione di Trapani anni sessanta, anche la lettura della nostalgica poesia "Noi che...", dello stesso relatore e accoratamente recitata da Gianni Frusteri, Noi che in estate passeggiavamo la sera alla marina per cercare e scoprire la ragazza più carina, Noi che d’inverno passeggiavamo al Corso per rivederla e sognare magari di darle un morso, Noi che mangiavamo la pizza da Calvino e il panino con salame e acciughe alla Casa del Vino, Noi che andavamo al cinema Vespri e al Fontana per sorridere vedendo la commedia all’italiana, Noi che pulivamo le scarpe da Carmelo il lustrino, e prendevamo acqua e anice da don Tuzzo sopraffino, Noi che sopportavamo a scuola la prof. Sammartano e il canonico Castiglione pesante con la mano, Noi che eravamo goliardi studiosi e spensierati, che sognavamo una vita dai sogni oggi andati, Noi che ora passeggiamo il viale del tramonto, che siamo vicini al traguardo e al rendiconto, Noi ci rivediamo ancora insieme, tutti insieme, percorrendo il nostro malinconico autunno. ( Mapo)
Inserito il 15 Aprile 2011 nella categoria Relazioni svolte
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