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A letto con la moglie del nemico

Tra lo zar Alessandro I e Giuseppina Bonaparte ci fu una relazione amorosa. Ne ha parlato Leonardo Greco.

Relatore: Prof. Leonardo Greco - Storiografo

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Fu nell’aprile del 1814 che l’imperatore Alessandro I e Giuseppina Beauharnais si incontrarono, mentre l’esercito russo avanzava verso Parigi dopo la vittoriosa campagna con la quale fu sconfitto Napoleone.Alessandro si era recato alla Malmaison, vicino a Parigi, dove viveva Giuseppina giusto per conoscerla. A partire da quel momento lo zar cominciò a frequentare assiduamente la moglie del nemico sconfitto. Con la sua nobiltà, intelligenza, eloquenza e conoscenza della lingua francese, il sovrano 

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russo conquistò subito Giuseppina che, come si sa, non era insensibile al fascino dei potenti. A giudicare dai costosi regali che i due personaggi si scambiarono, si è certi che tra loro ci fu una profonda relazione. Giuseppina regalò ad Alessandro il famoso Cammeo Gonzaga, una gioiello che risaliva molto probabilmente al III secolo a.C.. Alessandro ricambiò il regalo cona meravigliosa collana con 11 stupendi diamanti. Fu così che l’imperatore fu visto sempre più al castello della Malmaison col suo un vasto parco dove effettuava lunghe passeggiate conversando con Giuseppina. Per i parigini, la cosa sembrò sospetta. Lo zar, che avrebbe potuto intrattenersi a corte, preferiva passare il tempo con l’ex imperatrice. L’idillio, comunque, durò poco: il 25 maggio Giuseppina si sentì improvvisamente molto male e morì di polmonite quattro giorni dopo, appena un mese prima del suo 51° compleanno. Evidentemente aveva preso freddo durante le sue passeggiate con Alessandro, con indosso abiti estivi molto scollati, nonostante facesse freddo.E se fosse stata avvelenata? C’è un’altra versione sulla morte di Giuseppina. Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, ministro degli Esteri francese e in seguito primo ministro, era molto preoccupato per la relazione tra Giuseppina e Alessandro, poiché sospettava che potessero portare alla sostituzione di Luigi XVIII con il figlio di Napoleone. Si sapeva che Alessandro I disprezzava Luigi XVIII e non lo voleva sul trono di Francia. Era perciò naturale congetturare che la presenza di Alessandro alla Malmaison avesse un obiettivo politico segreto. Così, c’è chi dice che Giuseppina sia stata avvelenata, per impedirle di fare un accordo con Alessandro. Dopo la scomparsa di Giuseppina, Alessandro acquistò la sua collezione d’arte dai figli. I diamanti che Giuseppina aveva ricevuto in regalo da Alessandro, entrarono a far parte del diadema di Leuchtenberg, realizzato da Fabergé per i discendenti della famiglia. Il diadema, nel 2007 è stato acquistato da un collezionista americano ed è ora esposto al Museo di Scienze Naturali di Houston. Il Cammeo Gonzaga fa invece parte della collezione dell’Ermitage di San Pietroburgo. DOPO LA MALMAISON… Alessandro aveva sconfitto Napoleone, schiacciato la Francia e occupata Parigi ma aveva il rimorso per la congiura contro il padre a cui aveva dato l’assenso nel 1801. Desiderava abbandonare il trono per vivere come un cittadino comune. Nel 1825, la moglie  si ammalò gravemente. I medici le raccomandarono l’aria salutare di Taganrog, sul Mar d’Azov e Alessandro decise di accompagnarla dopo lunga preghiera.Gli chiesero quando sarebbe tornato: Alessandro  indicò un’icona di Gesù, dicendo: 'Soltanto Lui lo sa'. A Taganrog prese una modesta casetta.Trascorreva il tempo in preghiera. 1825: MORTE DI ALESSANDRO. In preda a frequenti crisi mistiche  e visioni, morì al ritorno di un viaggio in Crimea. Aveva contratto il tifo esantematico. Alessandro I simulò la sua morte? Visse molti anni ancora sotto le spoglie di Fedor KuzmichDopo la morte ufficiale di Alessandro, nel 1806,  apparve un misterioso monaco a  1.400 chilometri  da Mosca. Un sessantenne con segni di frustate sulla schiena.Era stato arrestato dalla polizia perchè si era rifiutato di dire la sua identità. Disse soltanto di chiamarsi Fedor Kuzmich.Relegato in Siberia, conquistò l’ammirazione di tutti con la sua saggezza, le sue doti di guaritore ed era trattato come un santo. 1825 – morte ufficiale di Alessandro a 48 anni-Fedor morì nel 1864  a 87 anni.Riconosciuto… Un giorno si recò da lui un uomo che un tempo aveva servito al palazzo imperiale.Era  malato e chiedeva aiuto al misterioso monaco.L’uomo fu fatto accomodare… Quando il suo sguardo incrociò quello del monaco, l’uomo  si inginocchiò ai suoi piedi e chinò il capo.La voce del monaco che gli  diceva di rialzarsi, era quella dello zar.L’uomo non aveva dubbi, quell’uomo era lo zar Alessandro I.Da fuori sentirono un grido...l’uomo guarì dalla sua malattia.Non riuscì però a tacere sull’accaduto.In breve tutta la Russia parlava del fatto che un servo aveva riconosciuto lo zar. Il monaco siberiano era Alessandro I.Ma chi era veramente Fedor KuzmichqUn misterioso eremita siberiano? qlo zar Alessandro I in persona, diventato monaco per scontare le sue colpe? Poche le notizie sul misterioso Fedor: rifiutava di dare informazioni personali. Arrestato per vagabondaggio, condannato a venti frustate. Condusse una vita riservata, da eremita.Notevole cultura... Straordinaria conoscenza degli aristocratici e della Corte imperiale.Aspetto imponente:spalle larghe, molto alto,incuteva soggezione ma anche paura. La vasta cultura, contribuiva ad aumentare un senso di venerazione.Parlava bene il francese.Le persone che lo vedevano, sentivano il bisogno di inginocchiarsi ai suoi piedi.Da ogni angolo della Siberia, la gente arrivava per incontrare il monaco Fedor di cui si raccontavano straordinarie capacità di guaritore.qRaccontava la vita a San Pietroburgo qParlava dei comandanti russi come se li conoscesse personalmente.qNumerosi  militari affermavano che il monaco Fedor e l’imperatore fossero due gocce d’acqua.qTutti erano certi che lo zar non fosse morto nel 1825 e  che avesse passato il resto della vita in Siberia.Anche 150 anni dopo la morte di Fedor, nessuno ha dubitato  che fosse Alessandro I.Un test  del DNA, nel confronto con altri Romanov, potrebbe chiarire la questione. Dopo la morte dell’eremita.La sua tomba e la cella in cui visse, diventarono luogo di pellegrinaggi. Nel 1893, anche lo zar Nicola II si recò in Siberia in preghiera sulla tomba del monaco.Su questa identificazione Tolstoj scrisse un romanzo lasciato incompiuto e pubblicato postumo nel 1912.Nel 1984, il monaco Fëdor fu canonizzato.Nel 1995 furono ritrovati i resti del santo che vennero posti nel Monastero Madre di Dio-S.Alessio a Tomsk.(Siberia). La salma scomparsa: Il misterioso Fedor morì nel 1864 all’età di 86 anni, la stessa che avrebbe avuto  lo zar Alessandro I.Nel 1865 lo zar Alessandro II, ordinò di aprire la tomba. Si scoprì che il feretro era vuoto.Lo zar Alessandro non riposava  in quel posto. Nel 1927, all’ennesima apertura, voluta dal governo sovietico, fu scoperto che  la bara al suo interno conteneva una sbarra di piombo per simulare il peso del corpo scomparso? Ma è possibile che lo zar di tutte le Russie, l’uomo che aveva sconfitto Napoleone, un sovrano amato in tutta Europa si trovasse in un convento siberiano? Guidato Inizialmente da moderne idee,  come l’abolizione della schiavitù, era diventato un sovrano rigido che soffocava ogni tentativo di ribellione. Erano sorte associazioni segrete e numerose sette.Alessandro cominciò  a pensare all’abdicazione. Quando il fiume Neva straripò, uccidendo migliaia di persone, lo zar disse testualmente.'Questa è la punizione per i miei peccati'.SVELATO IL SEGRETO DI ALESSANDRO I.  LO ZAR CHE SCONFISSE NAPOLEONE NON MORÌ A 47 ANNI.Ufficialmente Alessandro I morì di tifo nel 1825 nella città di Taganrog (Palazzo di LivadijDa questo momento comincia la leggenda.L’imperatore era in buone condizioni di salute. Una cosa strana: Chi riuscì a vedere il corpo di Alessandro, disse che il defunto non somigliava all’imperatore.Studiosi e storici hanno tentato di  capire...Agosto 2015:  La svolta. Fu fatta l’analisi grafologica dei manoscritti dello zar e furono confrontati con quelli del monaco siberianoLA SORPRESA…Gli scritti del monaco Fedor e dello zar sono identiche.Alessandro I  sarebbe Fedor, morti entrambi quasi quaranta anni dopo la morte ufficiale dello zar di Russia. 

 

Autore Prof-Greco - Foto Rocco Barbara

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Inserito il 08 Novembre 2024 nella categoria Relazioni svolte